L’illuminazione sa essere iconica e iconografica. Ci sono lampade e lampadari che tutti conoscono e riconoscono, anche solo a sentirne il nome. Sono diventati simboli della nostra cultura visiva, protagonisti silenziosi di scene entrate nell’immaginario collettivo.
Una su tutte: la Lampada Arco di Flos, firmata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni nel 1962. Con la sua linea elegante e la base in marmo, è diventata un’icona del design moderno — tanto da apparire in numerosi film per sottolineare ambienti contemporanei e di stile. Una delle sue comparse più note? L’appartamento di Tony Stark, alias "Iron Man", dove l’estetica high-tech incontra il design italiano.
Anche la Lampada Nesso di Artemide, con la sua forma a fungo e il colore arancio pop, è stata scelta in diversi set cinematografici: da "Kramer vs. Kramer" (1979) fino al più recente "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino. Ogni volta, contribuisce a creare l’atmosfera di un’epoca, a raccontare lo status dei personaggi, a dare luce — letteralmente — a un racconto.
La luce che racconta un’epoca: “L’amica geniale”
Gli oggetti utilizzati sui set non sono semplici elementi di arredo, ma strumenti narrativi: aiutano a definire un’epoca, un contesto sociale, uno stile di vita. È il caso della serie televisiva "L’amica geniale", la produzione italo-statunitense tratta dai romanzi di Elena Ferrante, che racconta l’intenso legame tra Lenù e Lila dal dopoguerra agli anni Duemila. Proprio perché la storia attraversa sessant’anni di storia italiana, la ricostruzione degli ambienti è essenziale per restituire la verità del tempo. In una delle scene più iconiche — quella della scelta dell’abito da sposa — compare la Lampada da tavolo 269/LP della collezione Valentina di Possoni Illuminazione: una lampada da tavolo con finitura oro zecchino, impreziosita da cristallo e paralumi in organza. Al centro della stanza, la lampada illumina l’abito e la scena, diventando essa stessa parte della narrazione.
Le creazioni Possoni Illuminazione trovano spazio anche in un’altra pellicola di successo del cinema italiano: "Suburra" (2015), diretto da Stefano Sollima. Ambientato a Roma, il film racconta i rapporti tra politica, criminalità e Chiesa, in un intreccio di potere e decadenza. Per ricreare l’eleganza delle abitazioni dell’alta società romana e degli ambienti legati all’alto clero della Capitale, sono stati scelti diversi modelli Possoni:
Lampada da Terra 269/P – Collezione Valentina Linee semplici in ottone e cristallo trasparente, finitura oro zecchino e paralumi in organza plissé. La si può ammirare nella casa dell’On. Filippo Malgradi.
Lampade da terra 888/P3-SH/P – Collezione Windsor Classiche e versatili, ideali sia per ambienti raffinati che per grandi spazi come scalinate o hall. Nei set di Suburra, appaiono con piantana in oro francese, placche Schöler e paralumi in organza.
Lampada da Terra 4500/P – Collezione Clarissa Lussuosa, con parti in ottone lavorato e coppe in cristallo trasparente soffiato a bocca e molato a mano.
Lampada da Tavolo 7015/L – Collezione Birky Finitura oro francese, cristallo rosso decorato e paralume in organza plissettata. Si trovano nella casa di Manfredi, capo del clan Anacleti.
Il cinema e la televisione hanno il potere di trasformare gli oggetti in simboli. Un lampadario o una lampada non sono soltanto elementi d’arredo, ma veicoli di emozione, identità, memoria visiva. E quando la luce è firmata Possoni Illuminazione, diventa anche ambasciatrice di un’eleganza artigianale tutta italiana: quella che illumina le storie, le case e i sogni di chi ama il bello.